Miele e tosse: ottimo rimedio ma non per bimbi sotto i 12 mesi


Quando l’inverno arriva non lo fa mai da solo, ad accompagnarlo come ogni anno ci sono i classici mali di stagione: influenza, febbre e tosse.
Ad essere colpiti sono sia adulti che bambini ma mentre per entrambi esistono degli accorgimenti comuni in grado di rinforzare il sistema immunitario (come ad esempio il consumo giornaliero di frutta e verdura di stagione, preferibilmente biologica e a km 0), altri rimedi devono invece essere scelti in base all’età.

E’ questo il caso del miele, un’ottimo emolliente in grado di alleviare tosse, irritazioni ed infezioni delle alte vie respiratorie grazie alle sue proprietà antimicrobiche ed antiossidanti.
E non lo dice solo la nonna: numerosi studi hanno messo in evidenza l’efficacia di questo rimedio casalingo e tradizionale, ancor più valido di uno dei più venduti farmaci antitosse di fascia pediatrica.

Una panacea per tutti i mali? Quasi, se non fosse che sotto l’anno d’età il miele è sconsigliato per il rischio di botulismo infantile.
La flora intestinale dei più piccoli infatti, non essendo ancora “matura” da un punto di vista quantitativo e qualitativo, potrebbe permettere alle eventuali spore botuliniche di germogliare e rilasciare tossine.

E allora via libera ad un cucchiaino di miele la sera, prima di andare a dormire, per migliorare la tosse e la qualità del sonno ma solo per i bimbi sopra i 12 mesi.

Per i più piccoli, invece, la soluzione migliore è sempre quella di rivolgersi al proprio pediatra, in grado di suggerire la terapia più adatta alla situazione.

 

 

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