Esistono persone a dieta da una vita, un numero infinito di diete iniziate ma abbandonate dopo qualche settimana: poco peso perso e ripreso poco dopo con gli interessi.
Diversi sono i motivi che portano a non ottenere – o meglio mantenere – il dimagrimento tanto sperato, ragioni fisiologiche e psicologiche che contribuiscono al famoso effetto yoyo.
Quando ci si mette a dieta con il "fai da te" spesso e volentieri si tende a ridurre drasticamente l'apporto calorico: le porzioni dimezzano, gli alimenti sono sempre gli stessi e la fame diventa una costante.
Se il regime alimentare non è bilanciato è molto frequente che si abbia una perdita di massa magra, la componente metabolicamente attiva del nostro corpo e la parte responsabile del nostro consumo energetico.
Con la perdità di massa metabolicamente attiva diminuisce quello che viene definito metabolismo basale, ovvero la quantità di energia che il nostro corpo consuma a riposo.
Succede quindi che, se prima della dieta il nostro corpo consumava 100, dopo la dieta consumerà 70 e metterà da parte i restanti 30 sotto forma di adipe.
La riduzione del metabolismo basale non è altro che un adattamento del nostro corpo ad un segnale di emergenza; la restrizione calorica indica che la quantità di cibo a disposizione sia improvvisamente diminuita ed il nostro organismo si adegua diminuendo i consumi.
Una volta conclusa la dieta le calorie torneranno quelle di prima ma il nostro corpo tenderà a mettere da parte il surplus in previsione di altri periodi di carestia: ecco perché le diete drastiche, una volta concluse, fanno riprendere più kg rispetto a quelli persi.
Dopo un periodo piuttosto lungo di privazione può succedere, poi, che non si torni esattamente allo stesso regime alimentare seguito in precedenza.
La maggior parte delle diete limitano o eliminano alcuni tipi di alimenti (a volte senza nessuna ragione scientifica ) e il desiderio nei confronti degli alimenti proibiti per lungo tempo può portare alla perdita di controllo seguito da vere e proprie abbuffate (binge eating).
La difficoltà di gestire qualità e quantità degli alimenti in un regime alimentare considerato libero porta infine ad un profondo senso di colpa, una delle ragioni principali che convince ad intraprendere ancora una volta un percorso dietetico proibitivo e limitante.
Questo circolo vizioso del dieting, il susseguirsi incessante di diete sbilanciate, porta a vivere in maniera frustrante il rapporto con il cibo e comporta più danni che benefici.
La soluzione per perdere peso esiste ma la dieta deve essere personalizzata ed adattata alle necessità del singolo soggetto,vissuta come un cambiamento nello stile di vita non solo alimentare.
Avete di fronte un'allettante dieta che promette risultati straordinari in breve tempo? Evitatela e se volete intraprendere un percorso che vi porti sulla buona strada affidatevi ad un professionista: dietolgo, biologo nutrizionista o dietista che sia.