Il Kamut®, tra nutrizione e marketing


Pane, grissini, schiacciatine: il Kamut® "è tutto intorno a noi". 
Ma quanti di noi sanno veramente di cosa si tratta? 

Per spiegare cos'è il Kamut® possiamo partire innanzitutto dal nome.
Nonostante questa parola possa ricordarci qualcosa di antico rievocando immagini di tempi passati in cui il cibo era più sano, non è nient'altro che un semplice nome deciso a tavolino. Kamut
®, infatti, è un marchio registrato.

La specie di frumento più vicina ad esso è quella del grano khorasan, un grano orientale del quale è parente stretto, coltivato anche in Italia ma che non potendo fregiarsi del nome di Kamut® non incontra lo stesso entusiasmo nei consumatori.

La passione nei confronti di questo prodotto è dovuta principalmente alle campagne di marketing condotte dalla società che ne detiene i diritti, le quali hanno e tutt'ora si focalizzano su alcuni punti principali: le modalità di coltivazione biologica, le qualità nutrizionali e la digeribilità.

Per quanto riguarda la coltivazione biologica niente da obiettare (da non confondere però con l'ecosostenibilità di cui il Kamut® non può di certo vantarsi visto che, arrivando dal Canada, giunge sulle nostre tavole dopo un bel viaggetto transoceanico) così come sulla maggiore digeribilità, simile a quella del farro o di altre specie di grano con glutine molto destrutturato.

Sulle qualità nutrizionali invece esitono delle riserve; pare infatti che gli effetti benefici valutati in diversi studi scientifici siano da attribuire principalmente agli strati esterni del chicco che però vengono di norma eliminati durante il processo di raffinazione.

Alla luce di quanto detto si evince che la fama del Kamut® sia dovuta in gran parte all'abilità pubblicitaria della Kamut International e, mentre non è possibile utilizzare questo nome in prodotti "non autorizzati", le caratteristiche che lo rendono apprezzato dai consumatori (digeribilità e gusto) possono essere ritrovate in prodotti realizzati con grani coltivati localmente (ad es. il grano Saragolla), a prezzi più bassi e realmente ecosostenibili.


Riferimenti ed approfondimenti:
– http://www.ilfattoalimentare.it/grano-khorasan-kamut-benefici.html
– http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/05/20/che-ne-sai-tu-di-un-campo-di-kamut%C2%AE/

 

 

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